Dedichiamo questa intera newsletter al pepe, la più nota tra le spezie maggiormente vendute al mondo.
In un contesto in cui tutte le materie prime fanno registrare visibili segni di rialzo, il pepe è quello che ha mostrato gli aumenti più marcati, e certamente continuerà la sua corsa in una prospettiva di medio e lungo periodo.
Inoltre, solo un numero ristretto di produttori è in grado di garantire i requisiti di sicurezza e qualità obbligatori nei paesi occidentali, è ciò restringe ulteriormente l’offerta ed incide direttamente sul prezzo di mercato.
Nel mondo delle spezie e delle erbe aromatiche – a parità di qualità – i veri risparmi si ottengono solo acquistando nel momento giusto.
Prospettiva nel breve e medio periodo
In aprile rispetto a marzo abbiamo assistito ad una diminuzione delle pressioni sul prezzo di mercato. Gli acquisti in Vietnam sono stati inferiori rispetto a marzo. Quando nuova domanda tornerà sul mercato, dopo il periodo del Ramadan, ci aspettiamo di nuovo prezzi in aumento.
Nel lungo periodo i prezzi del pepe sono certamente destinati ad aumentare: il prezzo del pepe ha un andamento periodico, con un intervallo fra minimo e massimo di circa sei anni.
Nel 2016 il pepe costava il doppio rispetto ad oggi!
Vietnam
In Vietnam è iniziato a marzo il forte rialzo dei prezzi. Il raccolto è stato ritardato ed inferiore di circa il 20% rispetto al 2020. I prezzi sono aumentati del 50% in sole tre settimane. Dall’inizio di aprile i prezzi hanno iniziato ad ammorbidirsi ed un terzo dell’aumento di marzo è stato riassorbito. Il raccolto è ora terminato.
Indonesia
Durante il rialzo di marzo, gli esportatori indonesiani hanno sfruttato l’opportunità per vendere principalmente in Cina il pepe in stock a livelli più alti. Lo stock rimanente è molto basso ed i prezzi sono di circa 300 dollari per tonnellata più cari rispetto al Vietnam.
Anche l’approvvigionamento del pepe bianco Muntok (ottenuto senza l’uso di prodotti chimici nella decorticazione) è oggi molto difficoltoso. Il pepe bianco Muntok costa circa 1500 dollari per Mt più dell’omologo dal Vietnam.
La nuova stagione di raccolta del pepe indonesiano inizierà a luglio / agosto. Ma le prospettive non sono incoraggianti: potremmo perdere il 20-30% della produzione rispetto al 2020; infatti a causa dei prezzi bassi dell’anno passato gli agricoltori hanno trascurato le loro aziende agricole destinate alla produzione del pepe.
Brasile
Negli ultimi anni il Brasile ha avviato molte piantagioni di pepe nell’Espìrito Santo. La produzione in Brasile è vicina a 90.000 Mt e quindi la seconda più grande origine. Quando i prezzi del Vietnam sono aumentati rapidamente a marzo, il Brasile ha colto l’occasione per vendere lo stock disponibile a prezzi elevati. Al momento la situazione dell’offerta è piuttosto tesa poiché gli agricoltori stanno aspettando il raccolto nel sud del paese (da giugno in poi) e nel Para (da agosto in poi). I prezzi del pepe brasiliano sono di circa 200 dollari al Mt più costosi del Vietnam, ma il trasporto è più economico.
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