Abbiamo già dato conto in un precedente articolo dei risultati dello studio promosso dalla Commissione Europea sull’autenticità ed integrità di erbe e spezie, e della nostra posizione in difesa dei consumatori e delle aziende che producono alimenti.
In previsione di un aumento dei controlli da parte delle autorità nazionali, e dei grandi clienti finali come le catene di supermercati, molti laboratori offrono metodi sempre più attendibili per accertare detta autenticità di spezie ed erbe. Ecco al riguardo cosa scrive in proposito Eurofins in uno dei suoi siti sul quale offre la propria esperienza e capacità di indagine:
“Esistono quattro tipi principali di problemi di integrità di spezie ed erbe:
- Aggiunta di sostituti (ad es. bucce di piante, residui di piante disoleate o altre parti di piante, farina/amido, segatura, polvere di pietra)
- Aggiunta di coloranti o conservanti non ammessi
- Errata etichettatura della specie botanica o delle percentuali in una miscela
- Etichettatura errata dell’origine geografica
Questo rischio aumenta nelle polveri dove la forma delle foglie, dei semi, dei frutti ecc. delle piante non è più visibile”
I metodi di analisi standard includono:
- analisi al microscopio per prodotti non in polvere
- analisi del DNA su prodotti non soggetti a sterilizzazione,
- tecniche isotopiche,
- spettrometria di massa,
- spettroscopia,
- chemiometria o
- una combinazione di vari metodi di analisi
Il primo metodo resta comunque un’attenta valutazione delle schede tecniche: i parametri fisici e chimici dei prodotti che si acquistano debbono corrispondere a quelli voluti da madre natura.
Di Curzio Srl
6 ottobre 2022