PEPE
Vietnam: la nazione sta riaprendo dal rigido lock down. Il confine con la Cina è di nuovo aperto e i primi carichi di pepe sono già passati.
Poiché il Vietnam ha già esportato oltre 200.000 Mt di pepe, e le importazioni dall’Indonesia o dal Brasile non sono economicamente fattibili, la materia prima disponibile sul mercato rimane comunque scarsa.
Abbiamo sentito alcune voci su un raccolto del 2022 deludente ed in ritardo. È troppo presto per trarre conclusioni, ma potrebbe non sorprenderci se la notizia fosse vera.
Indonesia: la raccolta del pepe bianco Muntok è già terminata e gli esportatori stanno trattenendo le loro scorte. Il prezzo richiesto per il grado FAQ, già superiore al 2020, va ulteriormente aumentato di USD 780 alla tonnellata per il trasporto dall’origine, mai stato così alto.
I prezzi del pepe nero di Lampung continuano lentamente a salire e spuntano un premio di 200-300 USD per Mt rispetto al pepe nero del Vietnam.
Brasile: i prezzi da questa origine erano scesi seppur marginalmente poiché gli importatori hanno ridotto gli acquisti da questa origine. Il pepe dal Brasile gode oggi del miglior rapporto qualità-prezzo.
Tendenza del mercato
Riteniamo che ci sia un rialzo nel mercato del pepe fino al primo trimestre 2022. Allora la raccolta in Vietnam sarà in pieno svolgimento, e potremmo assistere ad un calo dei prezzi che potrebbe segnare un buon momento di ingresso per la copertura completa del 2022.
ORIGANO VERGINE
Con la fine della stagione del raccolto possiamo dare una valutazione della stagione 2021.
Come riportato nei nostri precedenti rapporti, i mesi secchi primaverili del 2021 hanno causato una minor resa dei campi in tutta la regione di Denizli. Sebbene le piogge tardive di maggio e giugno abbiano bilanciato in parte le perdite nei villaggi di alta quota, il raccolto complessivo di origano vergine è inferiore del 30-35% rispetto alla stagione precedente.
È inoltre emersa nel 2021 una dinamica nuova, che richiede molta attenzione da parte di tutti gli operatori del settore.
Tradizionalmente, la filiera dell’origano turco ha tre passaggi principali: il primo è l’agricoltore, il secondo è il commerciante e infine il trasformatore/esportatore.
Quest’anno molti commercianti, operanti nel livello intermedio della filiera, hanno iniziato a svolgere le operazioni di pulizia ed alcuni dei trattamenti tradizionalmente svolti dai trasformatori/esportatori; alcuni di essi sono dunque diventati a tutti gli effetti esportatori puri, godendo in tal modo dei molti risparmi che tale pratica comporta.
SALVIA TURCA (S. TRILOBA)
La raccolta è iniziata a partire dai campi più vecchi. I campioni iniziali provenienti dal raccolto di inizio stagione indicano problemi con i PA/TA, che limiteranno la commerciabilità in Europa delle partite corrispondenti.
L’inizio della stagione ha visto una domanda significativa da parte degli esportatori, che sono entrati con forza nel mercato per coprire la domanda. Il regolamento Europeo sui PA/TA e le condizioni meteorologiche asciutte che influenzano il raccolto fanno stimare che il volume complessivo disponibile dalla Turchia sarà compreso tra 600 e 800 tonnellate, ovvero un’offerta ancora una volta limitata.
ALLORO FOGLIE
Gli incendi di fine luglio/inizio agosto nel sud della Turchia hanno devastato le principali zone di raccolta dell’alloro.
La nuova stagione di taglio del 2021 non è ancora aperta e il Ministero competente sta definendo le regole per le autorizzazioni dell’autunno 2021.
Nel complesso, la perdita nelle regioni di maggiore raccolta della Turchia meridionale avrà un impatto sia sulla disponibilità che sui criteri di qualità generali dei gradi Hand Select e Premium Hand Select.
AGLIO
La raccolta di aglio cinese 2021 è terminata nel luglio scorso. I prezzi rispetto al 2020 sono aumentati a causa di due fattori principali.
Il primo è una diminuzione del raccolto, soprattutto nella principale area di coltivazione Shangdong, stimabile in un -15% rispetto all’anno precedente. Il secondo è l’imprevedibile aumento dei noli, che dalla Cina sono saliti di circa dieci volte raggiungendo un massimo di tutti i tempi.
È ragionevole pensare che i prezzi dell’aglio rimarranno ai livelli attuali, poiché è improbabile che i noli scendano al punto di avere un visibile impatto sulle attuali quotazioni in Europa.
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